MUSEOS DE LA SEDA / SILK MUSEUMS

sviluppando percorsi di settore che hanno industrializzato tutto il basso bacino lariano e la pianura brianzola. Sin dall’inizio del Novecento, lo sfruttamento articolato del territorio predilige l’insediamento delle industrie tessili, da laboratori organizzati di filatura a stabilimenti di tinto-stamperia, fino a tessiture meccaniche. Como registra l’introduzione dei telai meccanici dalla seconda metà degli anni Settanta del XIX secolo, contribuendo così alla diffusione della meccanizzazione e anticipando di circa un quindicennio l’esplosione demografica dell’industria “pesante” sul territorio lombardo. Questa tradizione, tra fatiche ed eccellenze, perdura tuttora generando risorse e lavoro. Il Museo della Seta raccoglie l’eredità fisica e immateriale di quel mondo industriale che ha così profondamente segnato il territorio lariano per più di un secolo, trasformando una primogenita collezione tessile in un’articolata e completa raccolta di macchinari industriali, di strumenti di lavorazione, di oggetti dedicati e di testimonianze del panorama linguistico della sericoltura. Oggi gestito dall’Associazione per il Museo della Seta di Como, esso è un ente privato il cui organo di governo viene espresso dagli enti locali del territorio (Camera di Commercio, Comune di Como e Provincia), dalle associazioni economiche e di categoria e dai soci privati (singoli e imprese). Insieme essi sono il cuore pulsante della struttura che si identifica nel territorio attraverso le sue potenzialità correlate. 91

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