MUSEOS DE LA SEDA / SILK MUSEUMS

Il Museo della Seta di Como PAOLO AQUILINI Direttore del Museo della Seta di Como L’idea di creare a Como un museo dedicato al ciclo completo di lavorazione della seta prende le fila a partire dalla metà degli anni Ottanta sulle sponde del torrente Cosia. La scelta del luogo non è casuale: fin dalla fine dell’Ottocento esso viene destinato alla tintoria dei tessuti, oggi è sede di istituti di ricerca e di didattica del tessile. Al Museo spetta l’importante compito di sviluppare il proprio ruolo educativo, richiamando un ampio pubblico proveniente dalla comunità e dal territorio. L’interazione con la comunità e la promozione del suo patrimonio sono parte integrante della funzione educativa e didattica del Museo. FUORI E DENTRO: TUTTO È MEMORIA E MUSEO La visita al Museo della Seta di Como ha inizio prima della porta d’ingresso che segna il confine architettonico tra dentro e fuori. Non è solo ciò che viene conservato dentro al Museo, ma anche ciò che, per natura o storia, sta appena al di fuori del perimetro, e che diventa parte introduttiva del percorso museale. Il museo si affaccia sulla via Castelnuovo, una delle principali strade di accesso alla città murata di Como. Nel mezzo della via scorre il Cosia che prosegue abbracciando la città da occidente: lungo i suoi fianchi si sono insediati numerosi opifici tessili già tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del secolo breve . Nel luogo in cui, sino alla fine della prima dominazione austriaca della Lombardia, vi erano campi a coltivo, dalla seconda metà dell’Ottocento sino alla fine degli anni Ottanta del Novecento si ergeva uno degli opifici più importanti di tutto il territorio comasco: la Tintoria Pessina. Vera istituzione per l’industria e la storia serica comasca per oltre un secolo, la Pessina è riuscita tra le prime a creare dentro e intorno a sé un impero industriale che nulla aveva da invidiare ai più noti e grandi villaggi industriali lombardi dell’epoca: un complesso di edifici abitativi funzionali al lavoro in fabbrica, nodo centrale della vita degli artigiani comaschi a cavallo tra il XIX e il XX secolo. La memoria della Tintoria Pessina fa parte del nostro percorso territoriale perché ha contribuito a creare la struttura industriale e la relativa società operaia di un’intera comunità, ma anche perché da essa, una volta chiusi per l’ultima volta i portoni della produzione, è nata l’idea di 87

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